Non chiederti perchè per adesso sto solo osservando.
Non chiederti perchè sembra che stia giocando.
Non chiedermi perchè rido quando non ce n'è motivo.
Fammi fare da spettatrice, qui seduta, ancora qualche attimo, prima di passare dalla tua parte.
Fatti vedere, cammina un po' davanti a me.. recita un paio di battute e adesso rimani immobile guardando un punto fisso della sala.
Non ridere tu e non sentirti ridicolo, tanto è solo un gioco. Se vuoi ci scambiamo i ruoli quando vuoi.
Non chiedermi perchè il ruolo di burattinaia non mi piace.
E poi perchè non mi si addice neppure quello di burattino.
Adesso ormai mi hai trascinato in questo teatrino dove per me tu sei e rimani il burattinaio.
Invece all'improvviso vuoi stravolgere le regole e dici: sono io il tuo burattino e tu sei la burattinaia.
Va bene proviamo, ti dico, anche se era proprio quello che io non volevo.
Perchè adesso la responsabilità è mia.
Perchè volevo che la responsabilità fosse tua.
Perchè preferivo continuare a muovere i fili di nascosto.
Perchè così scappavo in qualsiasi momento. Tanto non ero nè burattino nè burattinaio.
Invece adesso devo entrare in gioco per forza. Devo dimostrare e non so se ne ho voglia.
Adesso muovi bene i fili altrimenti cado e tu non hai senso di esistere più...
Adesso non ho via d'uscita. Ho veramente in mano la riuscita dello spettacolo.
Anche se non la sento ancora questa responsabilità. Non lo volevo questo ruolo.
Non ho proprio idea di come dover fare.
Di come si tenga un burattino tra le mani.
Immagino solo vada trattato bene il proprio burattino.
Quando il pubblico non ha aspettative la riuscita è sempre più facile.
Quando è lì che aspetta impaziente per giudicare ogni tua mossa lo spettacolo diventa più difficile.
Il brutto è che anche il burattino è pronto a giudicare ogni tua mossa. Così dovrai fare un doppio esame.
E' più facile giudicare dalla parte del burattino.
Però il pubblico vede te, non vede me.
Tu hai accettato anzi voluto il ruolo di burattino solo perchè non lo sei.
Perchè mi hai detto: io sono il tuo burattino e tu sei la mia burattinaia.
E l'hai deciso tu. Ed io sono il vero burattino che ho accettato il ruolo di burattinaio.
Magari che ne sai - questo lo penso e basta senza dirtelo - ho fatto solo finta di accettare il ruolo.
L'hai detto tra le righe che chi è burattinaio dentro si finge burattino per metterti alla prova.
Ti diverti ad osservare ciò che in genere fai tu.
Vuoi sembrare un burattino.. e magari lo sei davvero ma con i poteri del burattinaio..
Perchè tu lo sai benissimo che non è tanto il problema di muovere i fili ma tutto sta nel saperli muovere bene...
Il protagonista dunque chi è? Tutti e due tu dici?
Per il pubblico il protagonista è il burattino. E' lui l'eroe, quello a cui vanno gli applausi finali. Non si applaude al burattinaio.
Ma il burattinaio se lascia cadere il burattino non trova un altro burattino?
Ma il burattino troverà un altro burattinaio.. o diventerà o tornerà burattinaio?
Magari gli piace stare da questa parte.. Dove non deve far niente, solo lasciarsi guidare per poi prendere tutti i gli applausi finali. Oppure il rischio dei fischi.
Forse hai ragione che dipende tutto dalle prospettive.. Uno può essere piu importante dell'altro. Capovolgendo i ruoli in qualsiasi momento.
Comunque su una cosa hai di sicuro ragione: se cadi io non ho senso di esistere più, almeno in questo spettacolo.