Non ho studiato legge e per me il diritto civile e penale restano un mistero, non so quanto la legge Levi-Prodi possa colpire più o meno i piccoli blogger, o chi usa la rete per informare senza per questo essere registrato al ROC, conosco però un pò la rete, e so per certo che nessun governo la può imbrigliare, se in Italia no sarà permesso avere un sito di informazione, basterà un click e il sito si trasferirà in svizzera, in Spagna, negli stati uniti ovunque sarà possibile. Credo anche di conoscere lo spirito che ha dato ad internet quella forze e quella diffusione che oggi conosciamo, non ci sarebbe l'attuale rete senza quei ragazzini che chiusi negli scantinati scrivevano righe di codice e bucavano sistemi di sicurezza, non ci sarebbe stato internet, con i suoi mille servizi, se non ci fossero stati gli hacker, e leggendo/sentendo i vari commenti, dei più o meno esperti conoscitori della rete, mi è ritornato in mente le parole del manifesto hacker che le avevo copiate con un pennarello giallo e uno blu su un diario di scuola quando avevo 15-16 anni, e anche se odio il taglia e incolla fatto nei blog stavolta mi concedo questo sgarro.....
Ho fatto una scoperta oggi. Ho trovato un computer. Aspetta un
secondo, e' forte. Fa quello che voglio. Se fa un errore, e' perche'
ho combinato un guaio. Non perche' non gli piaccio...
O perche' ha paura di me...
O pensa che io sia un culo intelligente...
O non gli piace insegnare e non dovrebbe essere qui...
Dannati ragazzi. Tutto quello che fa e' far funzionare i giochi.
Sono tutti uguali.
E poi e' successo... si e' aperta una porta su un mondo...
correndo sulle linee del telefono come l'eroina nelle vene di un
drogato, un impulso elettronico viene spedito, cerco un rifugio
dalle incompetenze quotidiane... trovo una BBS.
"E' qui... qui e' dove io sono..."
Conosco tutti qui... anche se non li ho mai incontrati, non ho mai
parlato con loro, e forse non li sentiro' piu'... Vi conosco tutti...
Dannati Ragazzi. Ancora attaccato alla linea telefonica. Sono
tutti uguali.
Puoi scommetterci il culo che siamo tutti uguali... Siamo stati
bambini nutriti con un cucchiaio a scuola quando noi desideravamo
ardentemente una bistecca... i pezzi di carne che avete lasciato
cadere erano pre-masticati e senza sapore. Siamo stati dominati da
sadici, o ignorati dagli apatici. I pochi che avevavo qualcosa da
insegnarci ci hanno visto come alunni volenterosi, ma questi pochi
sono come gocce d'acqua in deserto.
Questo ora e' il nostro mondo... il mondo dell'elettrone e del
commutatore, la bellezza del baud. Noi facciamo uso di un servizio
che esiste gia' senza pagare per quello che potrebbe essere a buon
prezzo se non fosse gestito da avidi profittatori, e voi ci chiamate
criminali. Noi esploriamo... e voi ci chiamate criminali. Noi
cerchiamo la conoscenza... e voi ci chiamate criminali. Noi
esistiamo senza colore della pelle, senza nazionalita', senza
pregiudizi religiosi... e voi ci chiamate criminali. Voi costruite
bombe atomiche, voi fate la guerra, voi uccidete, spergiurate, e ci
mentite e tentate di farci credere che e' per il nostro bene, eppure
siamo noi i criminali.
Si, sono un criminale. Il mio crimine e' la curiosita'. Il mio
crimine e' quello di giudicare la gente in base a quello che pensa e
dice, non per come appare. La mia colpa e' quella di essere piu'
furbo di voi e, per questo, non potrete perdonarmi.
Io sono un hacker, e questo e' il mio manifesto. Voi potete
fermare questo individuo, ma non potete fermarci tutti... dopotutto,
siamo tutti uguali.