Non sò, forse sarà un pensiero pericoloso quello che si aggira per la mia testa, ma manifesto le mie perplessità osservando il clamore mediatico sulla vicenda Eluana Englaro, il sentire che tutti parlano per il suo bene, e qualcuno lo farà anche in buona fede, senz'altro, come se intorno a noi vi fosse una continua ricerca del bene tra gli uomini. Forse non si tratta neppure di cattiveria pura e semplice, ma solo della necessità di partecipare alla lotta per l'esistenza. Gli indugi e l'insolenza dei governanti, le offese ed i torti che "gli altri" ci combinano, le violenze, anche psicologiche, sui più deboli, tradimenti e le cattiverie persino in ambito familiare.. Forse sarà un bisogno di catarsi del quale usufruiamo aprendo la bocca e non usando il cuore.. lasciando poco spazio alla libertà di un padre che sta ancora vivendo,ogni giorno,una tragedia.
"Il cielo stellato sopra di noi incomicia dal posto che noi occupiamo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui ci troviamo, a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata.
E lo spetttacolo di una quantità innumervole di mondi annulla completamente la nostra importanza di creature animali, che devono restituire nuovamente al pianeta ( un semplice punto nell'universo) la materia della quale si sono formate, dopo essere state provviste per un breve tempo (e non si sa come) della forza vitale." Kant "critica della ragion pura"